25/09/2017
Anacardi come antidepressivi i 10 benefici per stress fame e contro la depressione
Gli
anacardi, come la frutta secca in generale, hanno un notevole apporto
calorico. Anche se sono meno grassi, rispetto ad altri semi oleosi, non
bisogna abusarne. All’interno di una dieta varia ed equilibrata si
possono consumare 2 o 3 razioni settimanali in virtù dei benefici che ne
derivano. Vediamo quali sono i benefici derivanti dal loro consumo.
Anacardi cosa sono e cosa contengono
Gli anacardi sono semi oleosi prodotti da alberi tropicali della famiglia delle Anacardiaceae. La pianta, Anacardium occidentale (Brasile), è, allo stato naturale, presente nelle regioni tropicali ed equatoriali dell’America centrale e meridionale e attualmente viene coltivata nelle aree tropicali di tutto il mondo. L’anacardio è anche chiamato “melo di acagiù” perché produce un frutto, mela di acagiù, con una polpa succosa ricca di vitamina C, a cui è attaccato un ulteriore guscio contenente la noce (noce di acagiù). La forma del frutto, quello che noi consumiamo tostato, è a cuore e probabilmente il suo nome deriva da lì, “cardium” significa appunto cuore.
I frutti (acheni) sono considerati al pari della frutta secca, come le noci, le mandorle e appartengono alla stessa famiglia dei pistacchi. L’anacardio è avvolto da una sostanza caustica e tossica, utilizzata dall’industria per produrre insetticidi e vernici e che viene rimossa, per rendere il seme commestibile, per questo motivo gli anacardi acquistati si devono presentare ben puliti dalla pellicina. Dagli anacardi, per spremitura, si ottiene un olio alimentare commestibile.
Anacardi valori nutrizionali e proprietà terapeutiche
Come il resto della frutta secca, gli anacardi sono molto calorici. Contengono circa il 50% di lipidi, cioè grassi. Gli acidi grassi contenuti sono per la maggior parte grassi monoinsaturi (75% circa), acido oleico come l’olio extra vergine di oliva, in minor parte grassi polinsaturi e saturi, non contengono colesterolo. La parte proteica comprende aminoacidi come l’arginina, l’acido aspartico, l’acido glutammico, ma anche metionina, cistina e triptofano. Gli anacardi contengono anche carboidrati, fibre e per questo sono alimenti completi da consumare preferibilmente da soli. Complessivamente apportano circa 598 Kcal per 100 grammi. Contengono Ferro, Potassio, Rame, Fosforo, Selenio, Zinco e Calcio, mentre le vitamine presenti sono, la vitamina E, la tiamina o vitamina B1, acido pantotenico o vitamina B5, riboflavina o vitamina B2, la vitamina B6 e la vitamina B3.
Non solo i semi dell’Anacardium Occidentalis sono oggetto di ricerca, uno studio recente sull’acido anacardico, contenuto nell’olio dei gusci di anacardio (olio nocivo e caustico), condotto dal Dipartimento di Studi in Biotecnologie dell’Università di Mysore in India, apre la strada ad ulteriori ricerche. E’ stata riscontrata una diminuzione dei marcatori tumorali nel tumore alla mammella e nel glioma. L’olio di gusci di anacardio è tossico, mentre altra cosa è l’olio ottenuto dalla spremitura della noce di anacardio, che è commestibile.
Anacardi e cucina: gli usi gastronomici
Perfetti, da soli, come spuntino, si prestano a svariati utilizzi in cucina. Si possono sostituire ai pinoli nel pesto, ma anche arricchire insalate, sono presenti in molti piatti orientali. Se li macinate finemente otterrete un crema da spalmare sul pane, tipo il burro di arachidi. Tenete sempre presente che non è bene abusarne dato l’alto contenuto calorico.
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